Fu il Libeccio a Modena

di Trasciatti il 9 aprile 2011 · 1 commento

Era sabato 9 aprile, ore 18, Modena. Alessandro Biagetti (autore di Sogni di libeccio) parlò del suo libro assieme a Nicoletta Calvagna che lo illustrò. Grande mostra di grafiche tratte dal volume. Fu previsto e realizzato un collegamento spaziale con Tim Kostin. Galleria Spazio Fisico, via S. Salvatore 11, Modena. Guardate le magnifiche foto dei tre (Calvagna, Biagetti, Trasciatti) più uno nel computer portatile (Kostin): quattro.

Nicoletta paziente, Biagetti attento, Trasciatti distrutto. Tim nel computer. Un spettatore (in realtà molti altri ve n’erano). Foto gentilmente concesse da Gianfranco Mamme.

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direktor aprile 10, 2011 alle 23:24

E anche questa è fatta. Siamo andati a Modena, abbiam patito un caldo d’inferno nell’Ibiza del 96 gentilmente offerta dall’editore, abbiamo trovato il Mammi Gianfranco che ci attendeva negli spazi dello Spazio Fisico (gli amici della Galleria ci hanno fatto anche trovare della colomba pasquale). Insomma, ristorati e rinfrescati, alle 18.30 abbondanti abbiamo dato inzio a una delle più sgangherate presentazioni di libri a cui abbia mai partecipato. Ovviamente erano esposti i “plasticoni” di Nicoletta Calvagna, cioè delle stampe ingrandite su forex di alcuni disegni contenuti in “Sogni di libeccio”. Voglio anche dire che erano presenti i genitori dell’artista. Mi rendo anche conto che sto facendo una specie di resoconto della nostra gita modenese, forse è l’influenza di Mammi, noto verbalista delle riunioni dell’Accalappiacani. Ma lui è rigoroso, io vado un po’ avanti e un po’ indietro. Insomma, dicevo che è stata una presentazione fuori dai gangheri con il Biagetti che mi faceva montare il nervoso e mi toccava redarguirlo. Ma alla fine ci siamo divertiti, anche se molti non hanno capito niente del libro. Dimenticavo: c’è stato, com’è ormai abitudine, il collegamento via Skype con Tim Kostin da San Pietroburgo. Era in un ristorante sulla Prospektiva Nievsky (si scrive così?). Ha letto con il suo infallibile accento russo, una bella pagina di “Sogni di libeccio”. Peccato che non lo abbiamo registrato.

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