In che senso?

di Trasciatti il 28 settembre 2010 · 5 commenti

Rubrica leggermente sensoriale a cura di Aurora Borselli. Sei interviste ad altrettanti rappresentanti dei cinque sensi, più uno.

1. Il Gusto: ce lo racconta Leonardo Romanelli

Leonardo Romanelli, insegnante alla scuola alberghiera “Bernardo Buontalenti” di Firenze, giornalista, autore e conduttore televisivo, protagonista della fortunata trasmissione “Chef per un giorno”, in onda su La7, anche attore di teatro, con le sue pièces dedicate al mondo della critica gastronomica, dei sommelier e della pasticceria . Dichiara di amare le frattaglie e ha “la convinzione che l’anima, lì, si tocca da vicino…” (www.quintoquarto.simplicissimus.it).

 

Quando ha scoperto di amare il cibo al punto di farne una professione? Ma poi, è lei che ha scelto di dedicarsi al Gusto, o è il Gusto che l’ha sopraffatta?

“Fin da piccolo mangiare mi è piaciuto tanto, sono stato  anche terribilmente grasso, tanto che ho dovuto iniziare a fare sport  e seguire un regime alimentare appropriato a 12 anni, altrimenti… però ho scelto la scuola alberghiera: la mia professione doveva essere quella del cuoco, poi il sommelier e infineho deciso di fare il critico per dedicarmi a uno dei piaceri della vita, se non il principale (effettivamente, c’è altro…) uno dei più intriganti.”

 In famiglia e con gli amici, chi cucina? Non temono i suoi giudizi?

“Gli amici che mi conoscono da tempo cucinano per me senza problemi, altri mi confessano di non volermi a cena proprio per i miei giudizi, ma in realtà sono una persona veramente rilassata a tavola.  Un aneddoto curioso fu quando, molti anni fa, quando una coppia non partecipò a una festa di compleanno, dove eravamo in molti, perché, spiegarono alla padrona di casa, domani sera abbiamo ospiti e dobbiamo preparare da mangiare: Mentre ridevamo della cosa, mi ricordai che ero io l’ospite… In casa, quando ci sono, cucino sempre.”

 Le è mai capitato di dover fingere di apprezzare un  piatto che in realtà avrebbe voluto rispedire in cucina?

“Solo quando, ospite in case private,  ho voluto evitare di mettere in imbarazzo chi mi aveva ospitato. Al ristorante, se capita, lascio e poi cerco di capire se in cucina si chiedono il motivo…”

L’ultima volta che ha detto “No, non ce la faccio, questo boccone non mi va giù”.

“Risale ai tempi della scuola elementare, quando non sopportavo lo spezzatino o le uova sode… ma erano cucinate davvero male!”

Il momento della giornata che amo di più è l’orario dell’aperitivo, quando posso finalmente abbuffarmi con crostini, bruschette e olive ascolane, aiutandomi a buttare giù il tutto con un prosecco quasi ghiacciato. Lei, invece, quale momento della giornata preferisce?

“Dipende dai periodi: quando sono a dieta come ora, la colazione, quando mi concedo un cappuccino. Altrimenti la cena, a tavola senza dover pensare ad altro durante il giorno. L’aperitivo solo se di quelli veri, se non prevede abbuffate di cose inutili da mangiare.”

Una curiosità: ci ha appena confessato che in questo momento sta seguendo una dieta… per noi è quasi un paradosso, l’idea è quella di un tenore muto, ma in effetti pensandoci bene non è strano che proprio a causa del suo lavoro debba sottostare più volte l’anno a regimi alimentari controllati. Ci dice qualcosa di più? 

“Tutto nasce dall’osservazione dei miei colleghi, che spesso hanno taglie che non vorrei mai raggiungere! Ecco che ho pensato bene, allora, di controllarmi in maniera più rigida almeno un mese l’anno, dimostrando a me stesso di poter stare per un po’ senza bere alcolici, usare grassi, ecc., e poi quando torno a mangiare c’è una sorta di affinamento del gusto: se poi così riesco a dimagrire tanto meglio!” 

L’ultima volta che si è piacevolmente stupito a tavola.

“Per una pizza favolosa mangiata a San Donato in Poggio, vicino a Firenze.  È un mese che non mangio quindi tra poco ricomincerò a stupirmi, spero!”

Ci dica cosa contiene il suo frigo, senza aprirlo. Probabilmente poco, visto che abbiamo detto che è a dieta! Allora ci dica: in condizioni normali, cosa non manca nel suo frigo?

 “Non mancano mai ingredienti di base: parmigiano, prosciutto crudo, basilico, prezzemolo, spumante, birra per bere, le verdure dipendono dalla stagione…”

Ricettina improvvisata: si trova, suo malgrado, a dover cucinare un piatto veloce avendo a disposizione soltanto due melanzane, un pomodoro, un uovo, dello yogurt magro (sale, olio e spezie varie non mancano). Volendo c’è anche del pan grattato, ma facciamo in fretta perché sta per scadere. Che ci prepara?

“Melanzane fritte ,dopo averle tagliate a fette, passate nell’uovo e nel pangrattato. Pomodoro tagliato a cubetti, messo nello yogurt con origano, basilico, sale, pepe, servire le melanzane con la salsa a parte.”

Ultima domanda, poi la liberiamo: meglio un uovo sodo oggi, o un brodino di gallina domani? Noi votiamo per l’uovo oggi, ma solo se ci possiamo mettere sopra la maionese. Altrimenti, desistiamo. Lei?

“Mai accontentarsi, preferisco digiunare un giorno e mangiare benissimo l’altro!”

Intervista realizzata in Agosto 2010.

Ancora grazie a Leonardo Romanelli per la sua simpatia e disponibilità.

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{ 5 commenti… prosegui la lettura oppure aggiungine uno }

Francesco Tato settembre 29, 2010 alle 07:20

Un libro sul gusto? Buono a sapersi! poi se viene dall’ it. alberghiero di una delle città con tradizioni culinarie più interessanti, ha una trasmissione sulla cucina d’improvvisazione sull’emittente gastronomica d’eccellenza, allora il libro DEVE essere commestibile…intellettualmente parlando!

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Francesco Tato settembre 29, 2010 alle 07:27

Bella soprattutto l’intervista! consiglio ai fugaci leettori di questo sito di leggerlo come me, alle sette ed un quarto dopo una tazziona del caffè discretamente calda ma bevibile e retrogustante di buono. Buona giornata all’autore di questo sito

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Aurora settembre 29, 2010 alle 08:13

Bene, ci fa piacere che l’intervista sia piaciuta, penso che lei sia il primo lettore, peraltro!! Ci segua anche nelle prossime, intervisteremo un profumiere, un musicista, uno scultore, un fotografo e… il sesto personaggio non glielo svelo, ma può sfruttare il suo sesto senso per indovinarlo…
Aurora

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Franco ottobre 1, 2010 alle 19:06

Divertente, bella anche l’idea della rubrica, bravi, leggerò anche le altre, ma sono settimanali?

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trassiatti ottobre 1, 2010 alle 23:51

Grazie. Non si sa mica se la rubrica è settimanale. E’ un mistero anche per noi. Speriamo…

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