Un sito in declivio?

di Trasciatti il 5 maggio 2012 · 18 commenti

Questo sito è giunto al capolinea? E’ a Caporetto? Che capita dunque? Aggiornato sempre più di rado, vede calare ovviamente le visite, i commenti languono, le mamme imbiancano. Il fatto è questo, anzi, di fatti ce n’è più d’uno… Innanzitutto devo dire, come Conducente, che ormai – per condividere le scemenze giornaliere – funziona infinitamente meglio facebus, non c’è confronto tra la rapidità/facilità con cui si “posta” qualcosa su facebrooks e la macchinosità richiesta per fare la stessa cosa anche da un sito agile come questo. Poi c’è anche il fatto che molte visite erano legate all’ambulatorio del dottor Vannini. Essendo egli praticamente scomparso – e forse davvero c’è da augurarsi che sia così – le visite all’ambulatorio online sono scemate. E poi va ammesso che sta venendo a mancare la spinta dell’entusiasmo librattesco. Il Conducente sperava che detto sito potesse essere (anche) veicolo promozionale dei Libratti vecchi e nuovi. Invece, deve egli prendere atto che non è mai stato così e  che un commercio librattesco on line non è mai veramente decollato. Quindi c’è nell’aria, come dire, un certo sbrindellamento che non so dove porterà. Per ora fermiamoci qui, con codesti discorsi, che è meglio.

Il Conducente del Dirigibile sig. Trasciatti

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Renzo Butazzi maggio 5, 2012 alle 16:34

La notizia è brutta sia di per se, sia perché conferma una tendenza: per vendere libri il web costa poco all’editore ma rende pochissimo.
I libri vanno mostrati da fermi, in libreria, su un banchetto o in un giornale, in modo da vederli davvero, sentirli, annusarli, rifletterci un po’ di più o magari meno di quanto consenta il lampo elettronico. L’acquisto per impulso sul web non si fa.
Purtroppo qualche editore ci crede o usa il web come alibi per non fare vera promozione che costa di più. A proposito, come fa un “piccolo editore” che stampa 500 copie di un libro e dice di averne vendute solo 50 in un anno a campare? Perché seguita a farlo? Basta pubblicare per guadagnarci?

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Il sig. Dirigibile maggio 5, 2012 alle 18:56

Caro Butazzi, ho piacere che interloquisca. L’acquisto per impulso sul web non si fa, questo è un fatto. Sul web credo che si compri quando si hanno le idee chiare (a me succede così, e anche altri so che fanno così). Quanto al piccolo editore, le 500 copie e le 50, direi questo: la tendenza generale (e non solo della piccola editoria) credo che sia a pubblicare tantissimi titoli perché tutti vendono poco, quindi si cerca di guadagnare qualcosa mettendo insieme tante briciole (vita media di un libro 2 mesi); poi credo anche che andrebbe verificato che siano state stampate effettivamente 500 copie; e poi molti in effetti chiudono.

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Trasciatti maggio 5, 2012 alle 19:19

Poi sì, dire che si fa promozione mettendo un libro sul sito, è francamente pochino.

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n. maggio 6, 2012 alle 09:13

Oddio, Trasciatti, ma che fa! ma cosa le importa di questi ragionamenti . Veramente pensava di vendere libri come orologi o pillole? Lei sta seminando in mare e questo è il vero paradosso d’ogni scrittore (quasi editore). A meno che non voglia emulare Andrea Vitali. In quel caso, si trovi un paesotto e come quel medico della mutua, da postino, racconti i pettegolezzi della contrada.
Ma lei non è così, faceva il pendolare in treno e non ama il bozzetto, forse il poema in prosa, è più madreperlaceo. Con affetto.

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Trasciatti maggio 6, 2012 alle 11:04

Il bozzetto no, non m’interessa, ma seminando in mare ci si stanca – mi creda. Possibile che non ci siano vie di mezzo onorevoli tra il paesotto e l’oceano?

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tonnarotto maggio 6, 2012 alle 20:56

stancarsi? lo dica al mare che si fa su una risata

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stefano a. maggio 6, 2012 alle 19:14

da parte mia un invito a proseguire, non guardando al presente ma insistendo sulle peculariatà che hanno reso il sito un laboratorio di scambi letterari e altro.
stefano a.

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roberto a. maggio 6, 2012 alle 20:56

anche da me un invito a proseguire e se serve un impegno piu’ tangibile da parte delle truppe praghesi, basta un segnale e ci daremo da fare

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Tra maggio 6, 2012 alle 22:17

Eh, le truppe praghesi… manderò un messaggero al castello!

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colonna Durruti maggio 8, 2012 alle 13:43

compagnero!
ti rispondo con la frase, scritta su un muro di Madrid, dalle parti del metro Pio:
SOLO LOS PECES MUERTOS SIGUEN LA CORRIENTE

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Renzo Butazzi maggio 10, 2012 alle 12:29

E se i pesci fossero morti per la stanchezza di andare controcorrente? Ma che gusto c’è a fare fatica per nuotare contro corrente? Si mangiano più larve di mosche?
Penso sia più la condanna di un Ego nemico che una serena e libera scelta
Porco qui ed anche, perché no, porco là.
Cordialities.

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corrente maggio 12, 2012 alle 09:20

le fa fede il suo cognome, è uno pseudonimo? un travestimento del suo ego ?

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Renzo Butazzi maggio 12, 2012 alle 19:23

O icché la mi vorrebbe fa’ capi’co’i’ su’ quiz? Miha tutti sonintelligenti. Io per esempio ‘un capisco una mazza. Lo dihono’ntanti, me compreso.
Pace e babà al rum.

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alkermes maggio 12, 2012 alle 22:05

ma che bel toscano! che impressione che mi fa, sembra amici miei

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Alessandro Qualunqini maggio 16, 2012 alle 17:08

Direttore,
quello che va bene a lei va bene anche a lei.
Io ho imparato a leggere, ma preferisco la zuppa di pesce.

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un cugino emigrato maggio 16, 2012 alle 20:54

morto?

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direktor maggio 16, 2012 alle 20:59

Le due cose non si escludono. Può fare l’aruspice ittico e leggere le lische che le restano nel piatto

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Lucius Cafatius maggio 17, 2012 alle 06:50

si tenga le viscere e mi lasci i fulmini

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