I maestri: Francesco Orlando

di Trasciatti il 27 gennaio 2011 · 11 commenti

Francesco Orlando (Palermo 1934 – Pisa 2010), francesista, critico letterario e teorico della letteratura, parla di Tomasi di Lampedusa, Stendhal, Freud e Matte Blanco.

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soprannobile gennaio 29, 2011 alle 18:29

mille grazie il trasciatti
è un “linketto” niente male

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direktor gennaio 29, 2011 alle 18:35

si fa quel che si pòle!

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fosca sensi febbraio 1, 2011 alle 00:14

alla fine dei suoi corsi gli studenti applaudivano. e lui aveva le lacrime agli occhi.

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direktor febbraio 1, 2011 alle 01:18

Lo ha seguito anche lei, signora Fosca?

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fosca sensi febbraio 1, 2011 alle 17:19

con grande trasporto.
mi dispiace soltanto di non aver registrato le lezioni… a quel tempo le trovavo superflue. anche ora per la verità.

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direktor febbraio 3, 2011 alle 23:35

mi scusi, ma se le trovava superflue non dovrebbe dispiacerle di averle registrate.

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direktor febbraio 3, 2011 alle 23:36

mi correggo: di NON averle registrate

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fosca sensi febbraio 8, 2011 alle 13:40

lei è sempre deliziosamente aristotelico, ma posso ricomporre la contraddizione in questi termini: mi resta la nostalgia di quelle lezioni e adesso benedirei gli effetti collaterali di una pratica inutile, vale a dire riavere la voce di orlando adesso che so che non potrò più sentirla dal vero. riguardo gli effetti benefici delle registrazioni resto del mio parere: a me son semmpre servite didatticamente a poco.

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direktor febbraio 10, 2011 alle 01:31

Lei fa sempre eccezione! Di solito ci restavano più facili da comprendere le lezioni che non i libri di Orlando

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soprannobile febbraio 14, 2011 alle 20:03

caro il mio il trasciatti
complimenti per la trasmissione.
posso fare un saluto?
un aiutino me lo date?

ricordo che tengo uno scrigno con bonaparte delle cassette che registrai con un registratore a cassette nell’anno 89/90 o giù di lì.

era il corso sul soprannaturale….

non vorrei irrompere in una tenzone filosofico-filosofica ma la signora fosca non rende giustizia ai suoi sensi (absit iniuria verbis).

io credo che le cassette dell’orlando, opportunamente rimasterizzate, potrebbero fare un bel figurone nell’ipod di un intellettuale o nel mangianastri di uno scavezzacollo qualunque.

musica per le orecchie di chiunque. il suo modo siculo di pronunciare parole come situazione, corruzione, rivoluzione… ancora echeggiano nella mia testa; la quale è peraltro grossa assai.

esorto il trasciatti editore a considerare la cosa e mi ri-complimento per questa bella intervista.

spero che il linketto rimanga sempre attivo.

un fuerte abrazo

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direktor febbraio 14, 2011 alle 22:55

Caro il mio Soprannobile,
l’idea di una ipod orlandiano è tutt’altro che peregrina. Non so se vi siano questioni legali che lo impediscano, cioè non so se sia necessario il consenso degli eredi, non ne ho idea. Bisognerebbe informarvisici. Tra l’altro, sulla pagina di facebook dedicata “a chi ha amato Francesco Orlando” si annunciava una raccolta di materiali per la pubblicazione di un volume in memoria. Io, tra l’altro, avrei anche un paio di belle fotografie inedite, ma ancora (per pigrizia o non so cosa) non ho contattato il curatore del volume e non so a che punto sia questo progetto. E naturalmente anche l’idea di farmi io editore di qualcosa di orlandiano mi accarezza da tempo, ma il pudore mi trattiene.

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