Un trattore Argo, della collezione del meccanico Massaroni a Bellaria, in Romagna, e un bel testo di Tonino Guerra.
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di Trasciatti il 28 marzo 2012 · 14 commenti
Un trattore Argo, della collezione del meccanico Massaroni a Bellaria, in Romagna, e un bel testo di Tonino Guerra.
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tag: romagna, Tonino Guerra, Trattori
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Dopo Frate Indovino, Il Sesto Caio Baccelli, Il Bignami, Il Borzacchini e il Devoto-Oli, arriva Il Trasciatti. E' un calendario, un almanacco, un inventario di cose vecchie e inutili, un ricettacolo di scarti, di cose e libri dimenticati, di autori che non si leggono più o che non si sono mai letti. Ma è anche una specie di condominio dove sono stati invitati alcuni amici ad abitare, l'uno accanto all'altro, ma in completa indipendenza. Amici miei, voglio dire, fra loro magari neanche si conoscono. Così li posso avere tutti qui, vicini anche se lontanissimi, per fare delle belle chiacchiere inutili. Ognuno ha qualcosa di dimenticato nella testa, qualcosa di cui non parla mai con nessuno perché quasi si vergogna, o perché sa che tanto non lo stanno a sentire. Ebbene, questo è il luogo dove tirare fuori le vergogne. Io, per esempio, ho un mucchio di articoli che i quotidiani e i giornali in genere si sono ben guardati dal pubblicare. Non mi hanno neanche risposto. Potevano almeno dirmi, che so, "Guardi, a noi non ce ne frega niente del suo Francesco Franceschi difensore del Metastasio", che io invece amo tantissimo anche se non so nemmeno chi era. Però non me lo hanno neppure detto, son stati zitti. Hanno chiuso la redazione a chiave, e loro dentro zitti per paura di farsi sentire. Io lo sapevo che erano dentro, origliavo dalla porta e sentivo dei respiri di giornalisti ansiosi. Fumavano anche in silenzio, ma non osavano aprire le finestre per non fare rumore e tradirsi. Così la stanza è diventata una camera a gas e sono tutti morti asfissiati. Per colpa mia e della paura che avevano di Francesco Franceschi.
Alessandro Trasciatti è nato a Lucca nel 1965. Ha pubblicato "Prose per viaggiatori pendolari" (Mobydick, 2002), "La via dell'orco" (Trasciatti 2008) e varie plaquettes di versi e prose. Ha collaborato a "Paragone", "Poesia", "GenteViaggi".
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dio mio! ma il dottor piediluc non mi avvisa nemmeno?
di cosa avrei dovuto avvisarti vannini? della morte di Guerra? del fatto che era comparso un trattore sul sito del trasciatti? del fatto che sto abbandonando la professione? del fatto che l’editore canta? Tra le cose più belle che porto con me dall’esperienza ambulatoriale con te il senso del ruscellamento e il camicino della felicità, e l’idea di pensati forse chino tra le scatole da scarpe te che provi calzature alle signore in ginocchio come una volta i pretendenti chiedevano la mano delle donne, infondo sei fortunato credo a poterti ancora inginocchiare ai piedi di una donna.
Di questi tempi si vede di rado. ti bacio e ti abbraccio. della mia vita non so bene cosa farò spero qualcosa o che lei si decida a far qualcosa di me. al di là dell’erranza che è eterna. sempre tuo. f.
caro piediluc,
non so quali fandonie ti abbia raccontato di me (ma ci davamo del tu?) quel balzaccone. ci sta che mi confonda con mio fratello roberto che, sebbene rappresentante di articoli sacri da più di 30 anni, come secondo lavoro (talvolta) fa il commesso in un negoziuncolo di tacchi altissimi (tutta roba per transessuali e meretrici). mi vien da ridere all’idea che si possa inginocchiare uno così. Ma figuriamoci! lui le scarpine alle donne gliele tira come castagne ai maiali selvatici…
non ho capito se getti il camice ai rapanelli. spero di no perché in questi ultimi mesi mi son fatto sbocciare moltissime malattie (difficilissime da curare).
giusto stamani sono stato dal mio medico della mutua per una faccenda molto delicata…
a presto dottore.
P.S.
ah, dimenticavo: avresti dovuto avvertirmi che si paragona sciaguratamente un ARGO a un LANDINI.
roba da matti!
Argo è giallo, i trattori di Tonino son gialli, Argo è un buon trattore, degno rivale.
Aggiungo: l’Argo (50 cavalli) era il trattore più possente della Orsi. Prodotto in 470 esemplari fu l’antagonista del Landini L55.
guarda vannini i camici han risucchiato il rapanello, da quando sei sfumato in dissolvenza sono andato a farmi curare da un altro, prima uno psicologo comune, che dopo due sedute mi ha mandato da un suo collega più specializzato, allora sono andato dal collega più specializzato, alla seconda seduta questo psicoterapeuta specializzato mi ha chiesto se ero disposto ad andar da uno psichiatra suo amico molto fidato, lo psichiatra suo amico fidato dopo una seduta mi ha chiesto se ero favorevole all’assunzione di alcuni confetti dal nome bizzarro, dopo l’assunzione di alcuni confetti dal nome bizzarro, lui si è rotto un braccio all’estero probabilmente ad un rodeo nel Texas, così lo psichiatra di fiducia ingessato per telefono mi ha consigliato un soggiorno in una casa di cura, ora son qui in svizzera che ho raggiunto piedipul nipote, spero che la tua malattia non sia grave come la mia beato tuo fratello tra gli articoli sacri, rappresentanti di scarpe, e tutti i commessi del mondo …
penso che si potrebbe aprire un ambulatorio insieme, ma non qui, questo è un posto insicuro, pieno di invidie professionali. poi il dottor trasciatti chi è? è il nostro primario? e io chi sono?
capisci piediluc? bisogna ripristinare le gerarchie, ma non qui, non qui.
Vanninaccio schifoso! Come ti osi paventare trasmigrazioni ambulatoriali?! Tu sei qui nell’Ambulatorio degli Ambulatori e ci resterai. Al massimo posso dare a Piediluc le chiavi del Limbo Medico, lì dentro potrete incontrarvi al riparo da sguardi altrui.
è tempo di chiuderlo l’ambulatorio. è diventato un luogo averno.
caro v non so come sarebbe entrare nelle bolla con te. forse sarebbe una bella cosa dirsi tutto dentro a una bolla, se T mi passa le chiavi, ora come ora salgo le scale di Vanuzzi le scale di vannuzzi hanno l’alzata di marmo nero che mi piace, mi ricordano altre scale che amo, le interpretazioni di un mio sogno non mi convincono Vannuzzi ha delle intrpretazioni che mi convincono poco …
I luoghi averni sono i migliori, l’aria è buona e tracima di fuori da certi piccoli buchi. Quando sei per strada e senti un’aria buona che viene su da qualche parte (non dai tombini) sei vicino di sicuro a un luogo averno che è lì sotto.
io le chiavi, piediluco, te le do volentieri, ma dopoil Vannini ci entra? mi sa che non si ricorda più nemmeno come si fa
La cosa peggiore degli ambulatori psichiatrici: mi dica Piedater cos’ha pensato durante questa settimana?
Nessuna risposta
Che sogni ha fatto?
Ho sognato che mi accompagnavano in un appartamento pieno di mobili arraffazzonati solo di bello in fondo a un corridoio in un soppalco una legnaia.
La legnaia indica la nostra relazione, dice il terapeuta, vede qui in ambulatorio da me c’è molto legno, quest’ ambulatorio colpisce per il bianco delle pareti o per i mobili antichi dunque lei è contento di questa relazione e si aspetta quel bell’ordine.
In tabaccheria nel libro dei sogni se guardi legnaia dice: cattive notizie in arrivo, 78.
78 in settimana è uscito sulla ruota di cagliari
Ma la legnaia che da qualche parte esiste e che conosco è una legnaia da cui vado e vengo..
Non lo so vannini incontrarsi nella bolla così segreta e riservata d’accesso eppure così trasparente e fragile, che immagini e parole potremmo scambiarci
Sapete che cosa vi dico … che anche se è primavera, gli uccellini cantano, volano i piumini e qualcuno amoreggia … siamo arrivati al binario morto dell’ambulatorio.