Brainstalker: il dramma di un umbratile guardone

Quando mi assegnano al turno del
pomeriggio, godo. Ho la mattina libera per amare.

Mariapia Frigerio: Due vecchi scrittori

L’amicizia richiede –tra le tante cose- affinità. Affinità elettive che possono riassumersi, a volte, in un luogo in cui stare, magari banalmente un luogo-oggetto che potrebbe essere –perché no?- una poltrona.
Così i due vecchi amici scrittori vivono la maggior parte della loro giornata seduti in poltrona.

Nicola Dal Falco: Trittico

Un gigante d’uomo, malato di nervi, nel pullover bianco, fatto a mano; il mento che si salda al collo e lo stomaco pesante.
Nonostante l’altezza, tutto tira verso il basso e si sistema con un corto respiro sulla prima panca o sedia in vista.
La casa di sassi ben connessi gli ha piegato la schiena e, tuttavia, al suo passaggio, i vicoli rimpiccioliscono.
Fisico nucleare, nato a Cantù, scappato da Milano nel Sessantotto e, infine, sposato a Pagnona.
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Alessandro Biagetti: Sogni di libeccio

Ecco "Sogni di libeccio", il racconto di Alessandro Biagetti che dà il titolo all'omonimo libratto di prossima pubblicazione.
«Livorno. Anche ritorno, grazie».
L'uomo con la giacca verde batte qualche tasto al computer e da sotto lo schermo sbuca fuori un biglietto. «Quattro euro e venti, buon viaggio». Buon per lui, lavora seduto e non capisce nulla. Pigia i tasti e fa i biglietti. Io se non trovo lavoro vado fuori di casa, è un po' che me l'hanno detto.

Maurizio Antonetti: Spoon Ribes n.1

Stamani, dopo molti mesi, mio padre è tornato a farmi visita. Da solo, senza la vecchia, senza neppure farsi accompagnare da Martina. Credo che abbia preso il pullman, e che poi si sia sgroppato gli ultimi cinquecento metri a piedi, con la sciatica che si ritrova. Roba da non credere. Pancetta etilica a parte, direi che il vecchio si conserva bene, per uno che ha lavorato quarantadue anni in cartiera.

Julio Monteiro Martins: La serie tragica

La serie tragica (2008)