I livornesi e il mare: Siuski

 

Nelle librerie, da dicembre, l'antologia di racconti Siuski (Erasmo edizioni): è un titolo curioso per un tema ambizioso e un po' stravagante quale la vita da spiaggia del popolo labronico. I livornesi e il mare, insomma.
In questa raccolta c'è anche il contributo di Alessandro Biagetti, che dopo i nostri Sogni di Libeccio si è rimesso a raccontare del mare e della gente della costa.

Alessandro Biagetti: Un buon padre

– Davanti alla palude, dietro al Conad, a fianco della serra per i pini e gli olivi. Di qui non ci schioda nessuno!
– Non mi piace la palude.
– Paura delle streghe?
– Delle zanzare, cretino. D'estate mi mangiano.
– Ti compri la crema.
– Dicevo per dire. La casa è bella.
– Poi sei a due passi dal Conad.
– Non voglio sposarmi col commesso dei salumi.
– Sei nervosa.
– No.
– Questa era la casa di nonno.
– Fai bene a cambiare discorso.

Il Tirreno, 3 febbraio 2009

Resoconto della presentazione cecinese dei Libratti del 25 gennaio 2009: ingrandisci

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Libeccio a Cecina: domenica 25 gennaio

DOMENICA 25 GENNAIO ore 18

Teatro Artimbanco: Villa Guerrazzi loc. La Cinquantina, Cecina (Li)

ARTIMBANCO Scuola Comunale di Teatro SiC! Artimbanco Scrittura Creativa

Presentazione del libratto "Sogni di Libeccio"

di Alessandro Biagetti

Intervengono l'autore e l'editore (che è il Trasciatti)

www.artimbanco.org - artimbanco@libero.it

Il Tirreno, 14 dicembre 2008

I Sogni di libeccio di Alessandro Biagetti, ancora sul Tirreno, cronaca di Cecina, il 14 dicembre 2008

Breviario di un teologo materialista

di Alessandro Biagetti

Brainstalker: il dramma di un umbratile guardone

Quando mi assegnano al turno del
pomeriggio, godo. Ho la mattina libera per amare.

Alessandro Biagetti: Sogni di libeccio

Ecco "Sogni di libeccio", il racconto di Alessandro Biagetti che dà il titolo all'omonimo libratto di prossima pubblicazione.
«Livorno. Anche ritorno, grazie».
L'uomo con la giacca verde batte qualche tasto al computer e da sotto lo schermo sbuca fuori un biglietto. «Quattro euro e venti, buon viaggio». Buon per lui, lavora seduto e non capisce nulla. Pigia i tasti e fa i biglietti. Io se non trovo lavoro vado fuori di casa, è un po' che me l'hanno detto.