Dal Il Trasciatti a I Libratti

Sab, 11/08/2008 - 20:48

Dal Il Trasciatti a I Libratti

7 giugno 2009

Più di 65.000 visite dal luglio 2008, 6000 solo nell'ultimo mese, una media giornaliera che adesso si aggira sulle 180. Questi i numeri de Il Trasciatti, "lunario inattuale di letteratura e desueta umanità", sito internet ideato e gestito da Alessandro Trasciatti (con la collaborazione e il contributo di Animago – Servizi editoriali) dove si parla di letteratura, di libri quasi introvabili, di autori dimenticati o da dimenticare. Polemiche, recensioni, ritratti, testi inediti di scrittori cotemporanei. E poi bizzarrie umane, foto, illustrazioni, disegni, cose fuori moda, ciarpame.
Ma perché lasciare questo mare di parole a fluttuare su internet? Perché non provare a trasformare in carta e inchiostro almeno una parte di questi articoli, racconti, invettive, curiosità? Per questo è nata la collana editoriale I Libratti, per dare un po' di corpo a questo incrociarsi aereo di discorsi. Così, per i collaboratori più assidui, si è affacciata la prospettiva di un libro a stampa. E per di più illustrato, ogni Libratto è arricchito dalla mano di un disegnatore diverso. Una collana economica ma bella a vedersi.

In Italia, si sa, si legge poco. E c'è una miriade di editori. La torta da spartire è piccola. C'era davvero bisogno dei Libratti? Sì, ce n'era bisogno, o ce ne sarebbe. Perché i Libratti cercano di cambiare le regole del gioco. Fare un libro ormai non costa niente. Le spese per la stampa digitale e per i materiali sono minime. Costa il lavoro: l'editing, l'impaginazione, la distribuzione, la libreria... Sul prezzo di copertina deve campare (giustamente) una legione di professionisti. E l'autore? Mangia le briciole. D'accordo, senza un'industria editoriale che lo produce, l'autore non esisterebbe o, perlomeno, non esisterebbe come autore edito, sarebbe - e molto spesso lo è - un autore postumo. Ma, d'altra parte, tutta la "filiera" del libro non avrebbe ragion d'essere se non esistesse quel fesso che mette insieme un oggetto di parole da confezionare e vendere. E' mai possibile che lui, l'autore, possa sperare di fare tutto nella vita meno che di vivere del suo lavoro?

E' qui che nascono i Libratti. E' un esperimento di editoria simbolica. O il simbolo di un'editoria sperimentale. Ripartire dall'autore, da chi è all'inizio del processo dell'industria libraria. La collana dei Libratti non ha dietro un editore che possa anticipare quattrini agli autori, l'editore dei Libratti è un editore senza portafoglio.  Però, di quello che verrà incassato - se verrà mai incassato - il 20 % per cento verrà dato agli autori e il 10 % agli illustratori. L'editore sarà difficile che si arricchisca, e non si arricchiranno nemmeno gli autori dei Libratti, dal momento che la tiratura dei volumetti è di 50 copie. Ma almeno potranno dire che il loro lavoro è giustamente remunerato. Simbolicamente, s'intende. E poi chissà: se le 50 copie si vendono, se ne stamperanno altre 50, e poi altre 50...50...50...

A tutt’oggi sono usciti cinque Libratti: "Memorie allegoriche" di Marco Battista (con 7 disegni di Roberto Alquati), "L’importanza delle pulizie" di Sebastiano Mondadori (con 25 disegni di Alessandro Trasciatti), "Sogni di libeccio" di Alessandro Biagetti (con 20 disegni di Nicoletta Calvagna), "La via dell’orco" di Alessandro Trasciatti (con disegni dell’autore e di Timofey Kostin) e "Il cavaliere verde" di Nicola Dal Falco (con grafiche di Luigi Mariani). Seguiranno: "Una domenica a corte di re Travicello" di Maurizio Antonetti (con illustrazioni di Jessica Lagatta),  "Radiopensieri" di Andrea Bocconi, "La sindrome di San Cassiano" di Angelo Ferracuti e "Il taccuino del bambino prodigio" di Roberto Amato.  Con questo si dovrebbe concludere il primo anno di vita dei Libratti. Ma, se le cose andranno bene, ci sono già altri Libratti che aspettano di essere messi in cantiere: la "Vita di Ridolini" di Gianfranco Mammi, le poesie di Odeido Zanardelli, una raccolta di scritti critici di Romeo Giovannini e poi Libratti di soli disegni, cartelline d'artista, poster, cartoline...infine, un almanacco annuale con il meglio del sito (inclusi commenti, foto, bisticci, articoli ed invettive varie).

Dove trovare I Libratti? Nel Catalogo.
Oppure nelle seguenti librerie ed esercizi:

A Lucca:
Libreria Baroni, via San Paolino 45
Libreria Massoni, via Santa Croce 9
Libreria Lucca Libri, corso Garibaldi 54
Libreria Fuori Porta, via Dante Alighieri 154, loc. Arancio
Daris Libri stampe e libri antichi, via Cenami 21
Ristorante Gli Orti di Via Elisa, via Elisa 17

A Cecina (Li):
Libreria Mondadori, viale Marconi 15
Libreria Belforte, piazza della chiesa 3
Fumetteria/Libreria Alpha Comix, via Pietro Gori 4

A Pescia (Pt):
L'Elefante libreria del fumetto, viale Europa 16

A Firenze:
Libreria Il Parterre, viale Don Minzoni 25

A Bologna:

Libreria Modo infoshop, via Mascarella 24/b e 26/a

A Milano:

Libreria Odradek, via principe Eugenio 28 

A Catania:
Libreria Cavallotto, Corso Sicilia 91

A Amsterdam:
Libreria Bonardi
Entrepotdok 26

 

  1. Camilla (non verificato) on Lun, 11/17/2008 - 13:00

    Questa cosa dei Libratti mi sembra assolutamente eccezionale! E noi scrittori, se volessimo mandare qualcosa in visione che cosa dobbiamo fare?

  2. trasciatti on Lun, 11/17/2008 - 21:25

    Ma vedi, non è che voi scrittori dovete mandare qualcosa in visione. Il sito è qui, aperto, si partecipa, si ragiona e si sragiona, poi se qualcuno vuole mandarmi qualcosa di breve (dico breve) in lettura, non gli dico certo di no. Magari lo metto sul sito. Ma partire con l'idea di mandarmi a freddo, che so, un romanzo, non mi entusiasma. Anche perché non avrei il tempo di leggerlo. Qualcosa di breve per il sito sì, lo leggo volentieri. Il mio indirizzo di posta è nella colonna di sinistra. Ciao 

    il direttonte

  3. Kabala on Ven, 12/12/2008 - 12:13

    Il progetto è ganzo.

    C'è solo da trasformare l'entusiasmo e la curiosità dei lettori di questo Lunario nel movimento oblativo e trascendene di chi si fruga le tasche e compra i libratti.

    Libeticus oeconomicus

  4. trasciatti on Ven, 12/12/2008 - 12:45

    Bravo Kabalatico, sante parole. Poi vedo che sei vivo e ciò mi rincuora.

    Maresciatti