Francesca Duranti: Da Manhattan con furore

New York, 6 gennaio 2008

Natale e' passato, i cani hanno ripreso a  passeggiare per New York in borghese: cappottino di loden, tailleurino spigato  a vita bassa, maglioncino a collo alto. Per i piu' anticonformisti completo in jeans con  bandana a colori vivaci.
Sono stati  riposti in naftalina i costumi della festa. Quello meno fantasioso da Babbo Natale, quello da abete decorato con palle a colori, quello da stella cometa, quello da renna con corna a palchi sovrapposti.
La TV via cavo ha smesso di trasmettere film natalizi uno dopo l'altro, come ha fatto per tre settimane, senza intervalli. Il messaggio, con un cosi' fitto bombardamento, e' passato anche per lo spettatore piu' distratto, ed e' il seguente: anche l'adulto intelligente, colto, responsabile e' bene che mantenga un angolo della sua mente aperto alla Fede; per i piccoli (per  eta' o per candore) si richiede un angolo piu' grande, possibilmente un angolo giro.
Si tratta di credere, direte voi, alla storia di una povera coppia di sposi, costretta dalla legge a intrprendere un viaggio nel momento meno opportuno. Lui, un falegname che non ha mai messo il naso fuori dal suo villaggio, lei una giovane sposa che deve partorire da un momento all'altro. Niente Zimmer Frei e il bambino sta nascendo. Ma ecco che alcune brave persone, con le loro  brave bestie, vengono in soccorso e tutto finisce bene. Senza contare che quel bambino svantaggiato fara' una carriera breve ma folgorante. E' questa, penserete, la storia a cui bisogna credere, o che si deve per lo meno di ricordare affettuosamente,  rivivere come una favola  di buon augurio.
Fosse cosi' ci starei, ma non e'questa la Fede che ci viene richiesta dalla morale corrente americana, certificata da centinaia di film natalizi. L'articolo di Fede a cui i bambini debbono credere, pena la perdita irreparabile dell'innocenza, quello a cui anche  i grandi devono credere un po', per non essere cinici, snob e stronzi, e' il seguente: un vecchio ubriacone obeso e vestito da pagliaccio parte tutti gli anni in dicembre dalla Lapponia su una slitta tirata da una renna di nome Rudolph. La slitta e' carica di doni per tutti, compresi i bambini che hanno i genitori disoccupati, e la sera del 24 arrivera' da Macy's, come tutti gli anni.
Questa e' la Fede natalizia ammessa - anzi, obbligatoria -  in questo paese schizofrenico, dove non e' permesso augurare Buon Natale, ma solo Buone Feste, per evitare di offendere non si sa bene quale paranoica sensibilita'. Qui e' la moneta falsa che ha scacciato quella buona, lasciando un vuoto che ben presto, per una legge fisica, verra' riempito. Arriverannno forse anche i fondamentalisti da fuori: in attesa di questo  si rischia che il candidato alle prossime elezioni presidenziali sia un pastore evangelico fondamentalista o un mormone di stretta osservanza.
Con tanti auguri per tutti
Francesca Duranti

(Foto di Giulio Cipriani)