Sei diciamo sette domandine per Dark0

Dom, 05/23/2010 - 08:45

Sei diciamo sette domandine per Dark0

Intervista di Gaia Rosi

Leggendo il feuilleton "Uomini & Pecore", sono sorte in me alcune domande, perplessità, curiosità,  sul racconto e sull' autore.

Uno. Cosa leggi, quando non guardi la televisione o non vai al cinema? L'idea di un romanzo a puntate ... sei anche appassionato di telenovelas televisive o di altro genere? O le consideri solo spazzatura culturale?

L'idea del romanzo a puntate è vecchia di più di un secolo. Una volta le puntate si inviavano per posta, ora invece le si trovano sul sito del Trasciatti. Pensa te il progresso...
Leggo cose brevi, quasi istantanee. Non leggo un romanzo da un paio di mesi, l'ultimo è stato Mattatoio numero 5 di Vonnegut che c'ho messo una vita per finirlo. Avevo iniziato Foer, ma non ho continuità e ogni volta che lo riprendo ricomincio dall'inizio. Non si può andare avanti così... per cui immaginando il mondo a mia immagine e somiglianza, ho deciso di scrivere un racconto lungo come un romanzo, ma in episodi non molto pesanti, così la gente se lo gestisce un po' come gli pare.

Due. Sei bello o brutto di fascino e bellezza? Se sei brutto intendi fare qualcosa per migliorarti?

Ma non stavamo parlando di letture? Che domande. Sono bellissimo. Ovvio.

Tre. Hai l'età di Cristo. Così pare dal tuo feuilletton a puntate. Cosa ti aspetti da questo anno solare, ma molto piovoso?

Leggo dell'ironia sottesa o mi sbaglio?
È Cristo che ha la mia stessa età.
Mi aspetto di finire quello che ho iniziato e di iniziare cose nuove.
Quindi mi aspetto di finire su una croce, passare una non bella pasquetta, resuscitare ed avere il mio velo osteso nel Duomo di San Giovanni .

Quattro. Sei un tipo solitario come il protagonista di Uomini & Pecore? Quanto attingi  dalla tua vita personale per scrivere? Stai solo per scelta o è il mondo che  ti tiene a distanza?

Stare dentro una Twingo nera e andare a un matrimonio nella Valle Stura partendo dal territorio toscano è un atto da solitari? Rispondo io. No.
Fare i solitari è troppo difficile e dà poche soddisfazioni. I solitari funzionano negli western e nei post apocalittici e basta. Quando si scrive invece è tutta un'altra cosa. Si vuole stare soli.
Attingo da ovunque. Mischio e collego cose che non c'entrano niente. Posso fare quello che voglio no? Esatto. Posso fare quello che voglio.

Ho bisogno di dirlo ancora.
Posso fare quello che voglio.

Cinque. Che ti chiami bananalmente Giuseppe l'ho scoperto, tramite il mio Direttore. Però fai mistero sulla tua reale identità. Anche il racconto è scritto in prima persona e il nome del protagonista non è menzionato. Raccontaci il significato di Dark0. Ti nascondi? E da chi? Quali crimini hai commesso fino ad ora? Perché lo fai? E se poi sotto le mentite spoglie di un Dark0 si nascondesse un fratello del Trasciatti?

Alla fine della quinta puntata, il protagonista si presenta e dice di chiamarsi Diego. Diego in comune con Giuseppe ha solo la seconda lettera; con Dark0 invece la prima e forse l'ultima; con  il fratello del Trasciatti niente. Forse la risposta a tutte queste domande che mi fai, sta solo nella corrispondenza tra le lettere dei propri nomi.
Magari è una cosa proprio universale.
Nessuno se n'era accorto? Sono il primo io? Dovrò scriverci qualcosa prima o poi su questa storia delle corrispondenze...
Ah, "banalmente", un corno...=)

Sei. Sei più interessato a Stella che sta per sposarsi, ad Asia o alle pecore? Cosa è per te la pecora, parafrasando Freud? Credo comunque che le pecore, come le galline e le capre, siano animali da riscattare, nella moderna ideologia occidentale.

So cosa succederà a Diego tra qualche puntata e so anche quando finirà Uomini e Pecore. Tutte le altre informazioni le acquisisco durante la scrittura. È come avere dei puntini fissi e congiungere le linee. Se avessi già tutto il disegno chiaro, smetterei di disegnare. Ogni linea me la godo per bene e con la lentezza della narrazione.
La scelta di pubblicare una puntata a settimana, sottende il fatto che U&P  va letto con calma. Che quel momento della lettura – breve, isolato, magari catartico – è una pausa meritata. Ecco, io immagino il lettore che va su sito del Trasciatti la domenica pomeriggio o il lunedì mattina e dice "eccoci qui... ora voglio proprio godermi la nuova puntata"...e si slaccia i pantaloni...=)

Sette. In quale momento della giornata il tuo estro creativo si esprime di più, e se nella casa, in quale stanza?

Sono vegetariano ormai da un sacco di tempo.
Dovevo dirlo da qualche parte e qui mi sembrava un buon punto.
Però non ho risposto alla domanda.

  1. sebastiano on Lun, 05/24/2010 - 10:30

    ghyaia grande intervistatrice bislacca (chi direbbe che invece nella vita privata è una rigidina) s