Gianfranco Mammi: Lettera al Papa

Sab, 09/13/2008 - 08:44

Gianfranco Mammi: Lettera al Papa

Caro Papa,

io mi chiamo Carolina e ho undici anni e mi piaceva di più il Papa di prima anche se ormai era vecchio e stanco ma d'altra parte era una vita che faceva il Papa. Tu sei il secondo Papa della mia vita, mentre la mamma dice che lei ne ha già avuti quattro perché uno è passato come un meteorite e infatti nessuno si ricorda più di lui tranne mia madre.
Io spero di campare altri quattro o cinque Papi anche perché mi piace proprio tutto del conclave, in particolar modo lo Spirito Santo che discende sopra i cardinali e li convince a fare quello che vuole Lui che è meglio per tutti e allora speriamo bene che gli dian sempre retta.

Mi piacerebbe venire alla giornata mondiale della gioventù e vederti da vicino, ma mio padre dice che sono ancora troppo giovane per stare in mezzo a un milione di giovani, quindi sarà per un'altra volta magari a Roma che è più vicino.

L'altro giorno ho incontrato un papa-boy, dice che adesso va di moda chiamarti B 16 che è più moderno e sprizza simpatia; io un po' sono contraria alle sigle e un po' mi viene in mente un qualche bombardiere americano e allora ti consiglio di proibire questa pratica e di scomunicare questa gente che con la scusa della simpatia non ha rispetto per le istituzioni, nemmeno quelle religiose.

Un'altra cosa ti volevo dire, se era possibile vietare l'ingresso delle chitarre nelle chiese soprattutto quelle moderne che hanno un'acustica infernale; quando cominciano a maneggiare le chitarre a me viene voglia di scappar via prima che la messa sia finita e mi sa tanto che questo sia un peccato grave - se non è grave per favore dimmi qualcosa così la prossima volta esco ancor prima che comincino a suonare, al mio parroco non glielo chiedo perché so già che a lui le chitarre gli piacciono da sballo.

Comunque a parte le chitarre nella testa don Sergio è un prete come si deve e non l'ho mai sentito bestemmiare neanche in dialetto; invece la catechista è una tipa strana, dice che non dobbiamo vestirci di nero perché il nero è il colore del diavolo, allora perché i preti son vestiti di nero?
Io mi vesto di nero perché sono un po' obesa, mica perché adoro il diavolo, e quindi che cosa vuole quella strega? Si chiama Giovanna Scodellari, se vuoi telefonarle per dirle di darsi una calmata il numero del suo cellulare è xxx xxxxxxx, ma non chiamarla di giovedì sera perché tutti i giovedì ha un moroso che viene apposta da lontano, mentre il martedì e il sabato esce con quello del paese che è una pizza e se le telefoni le fai solo un piacere.

A parte tutto lei si veste sempre di rosso che è il colore dei comunisti, me l'ha detto mio padre che i comunisti li ammezzerebbe tutti dal primo all'ultimo e dunque deve ben sapere come sono fatti e qual è il colore che gli piace.
Comunque spero che non cominci ad ammazzarli sul serio perché m'han detto che qui da noi di comunisti ce ne son rimasti ancora tanti e ho paura che avrebbe troppo da brigare, farebbe sempre tardi la sera e non potremmo più giocare insieme con i videogiochi. A proposito, qual è il videogame che preferisci? A noi due piace molto quello con le mine che scoppiano e si vedono gli omarini volare a cento metri di distanza.

Adesso ti lascio perché immagino che tu sia molto occupato con l'Antico e il Nuovo Testamento, politici, cardinali e ambasciatori - a proposito, salutami il Cardinal Ruini che non lo vedo più in televisione da un bel pezzo, gli sarà mica venuto un colpo per combinazione? Fammi sapere che qui siamo tutti preoccupati.

Un bacione,

Carolina Macchioni

(In alto: un Papa)