Mosè

Gio, 04/08/2010 - 20:29

Mosè

 

Qui Mosè era già scampato alla persecuzione. Si era già sposato con quella. Si trovava sul Mar Rosso, ma non in un villaggio vacanze. Si era appena consultato con Dio. Il quale gli disse: ora c'è da fare una cosa da idraulici. Come quelle dighe che costruivi da bambino per infastidire le formicole in processione. Insomma ebbe a dividere queste acque per fare posto alla terra. La sua figura di uomo è ancora molto dibattuta tra gli studiosi: potente e irrequieta, mansueta e nobile, fra il leggendario e il reale. Tutto in questo uomo. Vi rendete conto? Io ci bevevo solo il caffè insieme. Mica sapevo. Lui oggi non c'è e il sitatto è in mano mia, almeno fino a domani. 

ghyandy

  1. trasciatti on Ven, 04/09/2010 - 16:20

    Rientro adesso. Vedo che ho lasciato il sito in buone mani. Ghyanda, da come scrive, potrebbe essere la figlia (illegittima) del Vannini, con tutto il rispetto per Adornata (la legittima). Son quasi commosso. Allora, dicevo che sono tornato. Ero a Modena con la Nicoletta La Calvagna che ha fatto una bellissima mostrina di disegni da Radiopensieri di Andrea Bocconi. Il locale si chiama Fusorari, un ristorante etnico pieno di gente. E' venuta fuori una bella serata. Ho fatto il viaggio di ritorno con Bocconi che, mentre guidavo, aveva abbassato il suo sedile e dormiva come una salma. Anzi, a dire il vero, questo è successo all'andata. Poi abbiamo dormito a Modena e siamo ripartiti stamani. Bocconi non dormiva, anzi, era allegro e rilassato. Stanotte mi sono addormentato tardissimo. Sempre così mi capita quando c'è una presentazione. Le prossime le farò di mattina. Ho fatto un sogno piuttosto lungo. Ma per farla breve dirò questo: nel sogno ero con Bocconi su una chiatta in una palude d'acqua verde. Dovevamo tornare ad Arezzo con la chiatta. Avevamo una pertica con cui spingere la chiatta. A un certo punto, ero stanco di spingere e mi sono ritirato dentro una specie di baracca che c'era sulla chiatta e ho lasciato Bocconi a guidare. Quando mi sono riposato sono uscito dalla baracca e ho visto che la chiatta andava un po' avanti, un po' indietro, un po' girava...insomma non procedeva. Bocconi stava lì, sul ponte della chiatta,  tranquillo come se tutto procedesse regolare, guardava le sponde, il cielo, il guizzo dei pesci nell'acqua. Aveva perso la pertica. Il bello è che sono stato io a sentirmi in colpa, come se lo stessi portando in un posto che non voleva.

    Mosé Trasciatti

     

  2. sebastiano on Sab, 04/10/2010 - 09:01

    e brava ghyaya, impossessati tu del sitatto!
    hai un fan in più, s

  3. domusorea (non verificato) on Mar, 05/04/2010 - 16:41

    Bello il libro, un piccolo viAGGio a tappe che ho fatto con piacere. Peccato non aver saputo prima della presentazione, sarebbe stato bello.
    Chissà cosa ti ha risposto Bocconi sul sogno...

  4. trasciatti on Mar, 05/04/2010 - 22:02

    Bocconi non ha detto niente. O meglio, qualcosa ha detto: ha detto "Eh!".

    trascialti