Maurizio Antonetti: Teatro involontario

Lun, 01/14/2008 - 02:11

Maurizio Antonetti: Teatro involontario

 
 
(La scena  è un'affollata spiaggia italiana. Una coppia di fidanzatini in odore di matrimonio, discutono di esistenzialismo domestico a pochi centimetri dal mio asciugamano. La discussione è così appassionante che ben presto rinuncio a leggere il libro cui avevo destinato il pomeriggio per dedicarmi all'ascolto di quell'appassionato scambio di vedute. Quanto segue ne è il fedele resoconto)
"Paolo, ma la nostra lavatrice ce l'ha, la pompa autopulente?"
"Immagino di sì"
"Perché la Marta dice che è la prima cosa da guardare, quando si compra una lavatrice nuova"
"Ma va?"
"E' una questione di igiene, sai. Dove credi che vadano a finire tutti quei peluzzi, e la melmetta che si forma a ogni lavaggio? Si accumulano da qualche parte, e poi, se non c'è la pompa autopulente, te li ritrovi spalmati sulla biancheria"
"Ora che mi ci fai pensare, sono sicuro che la ragazza del negozio ha parlato anche di una pompa, quando ci ha mostrato la lavatrice"
"La pompa ce l'aveva quell'altro modello, quello nero, che non ti piaceva. L'abbiamo pagata un miliardo, cazzo, e non c'è neanche la pompa autopulente, nella nostra lavatrice!"
"Giuli, dai, ora non ti ci fissare. Stasera controlliamo insieme il libretto d'istruzioni, va bene?"
"L'ho già fatto io... e non c'è scritto da nessuna parte. Per sicurezza ho letto anche la versione in inglese, e non c'è scritto neanche lì. Domani chiamo mio fratello e gli faccio tradurre la parte in francese, hai visto mai"
"No, scusa, fammi capire. Perché nella versione in francese dovrebbero starci degli accessori in più, rispetto a quella in inglese o in italiano?"
"Guarda che qui non stiamo parlando di "accessori": io parlo della pompa autopulente! E poi, i francesi ci stanno più attenti, all'igiene. Se non era per loro, non ci sarebbe neppure il bidet. E infatti gli inglesi non lo usano, vedi un po' tu!"
"Ma fammi il piacere, dai, i  francesi non sono quelli che vanno in giro con le baguettes sotto le ascelle? alla faccia dell'igiene!"
"Io parlavo dell'igiene intima. A proposito, ricordami di comprare il vagisil, domani. Voglio provare quello nuovo, che, dice la Marta, funziona da Dio"
"Non so se posso accompagnarti, domani. Ho una riunione al sindacato, e penso che farò un po' tardi. E' meglio se ci vai da sola, a far la spesa"
"Da sola? Ma scherzi? lo sai che mi ci perdo, all'iper. Come l'altro giorno, quando sono andata con la Marta e la Sabrina, sai quella che si lamenta sempre di tutto e non gli va mai bene niente. Insomma, a un certo punto ci siamo un po' perse di vista, e quando loro si sono messe a far la fila, io non c'ero più.  Ma dov'è la Giuli, ma che fine ha fatto, sarà mica in bagno, e così via, per un quarto d'ora buono. Quando sono arrivate alla cassa, mi hanno chiamata al cellulare, ma avevo le batterie giù, e così non ho risposto. La Sabri ha cominciato a dar fuori di testa, diceva che forse mi avevano rapito, che bisognava avvisare la sorveglianza e cose così. Intanto la gente protestava perché la fila non scorreva, e allora si son fatte da parte e hanno cominciato a far passare avanti gli altri. Poi, più che altro per far contenta la Sabri, la Marta le ha lasciato in consegna il carrello ed è venuta a cercarmi. Siccome la Marta mi conosce bene, ha cominciato dal reparto detersivi, e, indovina un po'? mi ha trovata lì, come una deficiente, con tre scatole di detersivo per il forno, che non sapevo decidermi quale comperare!"
"Ma dai?"
"Giuro! E' che io, al reparto detersivi, ci perdo proprio la nozione del tempo, cazzo! E' troppo  bello... mi piace vedere tutti quei contenitori colorati in fila, sentirne il profumo... Lo sai che riesco a riconoscerli anche attraverso il tappo sigillato? E poi bisogna stare attenti ai prodotti che inquinano di meno, a quelli che disinfettano di più -  specialmente adesso, che so di non avere la pompa autopulente. Tu, per esempio, per disinfettare il forno, useresti il fornet o la candeggina pura?"
"Mah, secondo me, quando superi i 200 gradi non c'è neanche bisogno di disinfettare"
"Bravo, e tutta quella roba che cola dalle teglie, la farina, l'unto del pollo? Il forno dev'essere sgrassato, altrimenti i batteri ci si fanno tondi"
"Basterà passare un po' di candeggina una volta ogni tanto"
"Sì, e poi quando ti cucino le lasagne al pesto, invece che di basilico, profumano di cloro!"
"E il fornet, allora, con tutti quegli acidi? Dopo un mese ti ritrovi il forno ridotto a un groviera"
"Se è per questo, la candeggina è molto più aggressiva. Invece il fornet è un prodotto studiato per il forno, e protegge l'acciaio. Lo dice  anche il nome: fornet-forno. Che ore sono?"
"Le quattro e mezza"
"Che dici, se partiamo subito, riusciamo a fare un saltino all'IKEA?"
"Ma sei fuori? a quest'ora ci sarà la fila perfino per entrare. Non se ne parla proprio"
"Dai, tipregotipregotiprego... mi piacerebbe tanto rivedere quelle sedie verdi per la cucina. Ti ricordi com'erano carine?"
"A me, il verde fa schifo"
 (c) Maurizio Antonetti, 2007. Il presente testo è stato inserito nell'antologia La donna. vista da lui, vista da lei (Perrone editore).

  1. elisabetta (non verificato) on Mer, 02/13/2008 - 21:14

    Bravo! Pochi sanno catturare attimi di una piccola parte di quotidianità...che poi è la grande visione della vita..