Valli di carta

Dom, 12/30/2007 - 17:35

Valli di carta

 
Questo mese il Trasciatti ha scritto un pezzetto per GenteViaggi (n. 1, gennaio 2008), dove parla delle valli del torrente Pescia, a cavallo tra la provincia di Lucca e quella di Pistoia, dalle parti di Collodi, per intenderci, e di tutto il pinocchiume. Son posti bellini, soprattutto dalla parte di Pescia (la cosiddetta "Svizzera pesciatina"), ma è interessante anche la parte lucchese, fredda e ventosa che si zizzola, con la bella pieve di Villa Basilica e l'altopiano delle Pizzorne. E comunque, di qua o di là dal crinale, è tutto un susseguirsi di antiche cartiere. Ora, si dirà: che hanno di bello le antiche cartiere? Ricordano. Ecco quello che hanno di bello, ricordano che qui si faceva una vitaccia per fabbricare la carta paglia, quella bella che una volta usavano i macellai. Ora ci sono rimasti gli opifici con le grandi finestre (gli essiccatoi), le ruote dei mulini, le gore dell'acqua. Non sarebbe una brutta cosa farne un parco archeologico come, del resto, vorrebbe fare il sindaco di Villa Basilica (Giordano Ballini). 
Detto questo, ci tengo a sottolineare che con la carta ci si lavora ancora. Infatti la giovine Federica Cipriani con la carta Magnani di Pescia ci fa delle agende bellissime, dei quaderni, degli album per le foto. E siccome è brava anche col bulino, le arricchisce di acqueforti e poi anche di applicazioni di altri materiali, soprattutto ceramica. Insomma, diventano degli oggetti per niente comuni queste agende. Perché poi ci sono scritti anche dei titoletti e pure dei versi qua e là, della stessa Federica. Tutto fatto col rigore imperfetto della manualità.  Le parole, in verità, sono scritte a macchina ma questo è, forse, ancora più desueto. Insomma, andate alla Libreria Baroni a Lucca, in via San Paolino e compratele tutte.