Nicola Dal Falco: Vent

Dom, 05/31/2009 - 09:59

Nicola Dal Falco: Vent

Dopo la pioggia che, ieri, è scesa lenta e pesante, nettando i tetti e le gronde, un altro sole splende sul lago con raggi sottili, più aguzzi. Raggi che colpiscono obliqui, creando intorno alle cose un attrito, un’elettricità.
La luce invecchia, sta finendo l’estate e dai corpi sale fino alla scorza un luccichio d’abisso.
L’alone rimasto attaccato alle cose è il primo segno di vento. In quel mezzo, sembrano diffondersi addirittura certi profumi celesti mentre chi sa, vede all’orizzonte delle cime, la "casciada de vent".
Sono nuvole avanzate, prime scolte, agili, succinte. Passano sfilando basse oltre la linea di rame dei pascoli, coprendo e scoprendo d’ombra i ghiaioni e le lame di roccia. Sembrano quasi scaturire dai precipizi e dalle pozze d’alta quota.
A cosa assomigliano? A piccoli vascelli, ad animali con molte zampe. Corrono avanti insieme, sostanziando l’attesa.
Per certe passioni ritorte che hanno vita confusa, sfiancate da vecchi divieti, inutili pause, sono momenti di rabbia e sollievo, d’eccitazione.
La superficie del lago annerisce d’aria, le foglie più alte bisbigliano come a un ballo.
Nel vento ancora non scritto, vanno cercando l’accordo, un mazzo di note che soffi contro la riva di pietra.

 

(Il alto: cresta di monti intorno al Orto di Donna)

  1. Fabrizio Paoletti (non verificato) on Mer, 07/22/2009 - 12:35

    Messaggio per il Sig. Dal Falco.......e' bello quando i ricordi ti commuovono.....!!!!!

    Fabrizio Paoletti