• nedovannini on Lun, 11/03/2008 - 10:01

    ho letto i primi 4 racconti. vede, se lei riuscisse a non scivolare (troppo spesso) in certe forme di "linguaggio osceneggiante" (dunque retrivo) sarebbe uno scrittore straordinario. il turpiloquio ha il difetto di diventare all'istante una specie di vaniloquio letterario.
    lei provi a togliere qualche cazzo qua e là e vedrà come tutto diventa modernissimo.
    non deve pensare che io sia un moralista solo perché faccio il rappresentante di articoli sacri. no, faccio soltanto un discorso di estetica letteraria, ossia di antiletterarietà. una frase tipo: "ma fatti i cazzi tua!" oggi è iperletteraria. mi pare evidente.
    in ogni caso - a mio parere - lei ha talento da vendere.
    un plauso a quel cialtrone del trasciatto per aver pubblicato i suoi "sogni di libeccio".
    a proposito: il titolo è molto appropriato ma secondo me un po' troppo vago, e in fondo poco aderente alla sostanza vera del libro.
    dunque mi auguro di vedere presto una seconda edizione deoscenizzata e con un titolo perfetto.

    roberto vannini rappresentante di articoli sacri e fratello di nedo (da lei giustamente citato ne "il gorgonzola non dura niente"

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