• trasciatti on Dom, 03/28/2010 - 23:18

    Caro Antao,

    chissà dove sei finito, chissà dov'è Nautilio e che ne sarà stato del Baghetta? Io son qui davanti al televisore notturno. Lo tengo spento ovviamente. Penso, come Battiato, che i desideri non invecchiano quasi mai con l'età, e penso che se accendessi il televisore adesso mi si parerebbero innanzi delle carni floride sventolanti impudiche. E penso anche che la pudicizia sia ancora una virtù e che allora ho sbagliato a venire al mondo in questi anni. O forse è soltanto che quando il cuore langue anche il mondo ti sembra sbagliato e se il cuore non languisse me ne fregherei del malcostume e dell'incostume imperante. Pensieri da vecchio moralista. O da vecchio porco travestito. Perché devo dire che il fascino della carne è qualcosa che non si può quasi esprimere a parole e che più uno invecchia e più il fascino aumenta, ma un vecchio che ama le fanciulle è da sempre dileggiato e additato come immondo voglioso fuori posto e fuori tempo. Ma io ho visto vegliardi canuti invaghirsi di ventenni e li capisco, come li capisco. Che vita straziante che devono condurre, non più desiderati ma ancora desideranti. Perché ti dico questo, Antao? Tu certo sei in altri pensieri ravvolto e in altre cure. Dammi notizie di che succede nel Castello Colleoni e se mai si è veduto lo spettro del cavaliere nelle notti di luna.

    Addio, addio.

    direktor antiquator

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