Il Trasciatti » Rassegna stampa http://trasciatti.it Lunario inattuale di letteratura e desueta umanità Tue, 22 May 2012 09:37:52 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 Piediluc recensisce Natale in casa Vannini http://trasciatti.it/2012/03/19/piediluc-recensisce-natale-in-casa-vannini/ http://trasciatti.it/2012/03/19/piediluc-recensisce-natale-in-casa-vannini/#comments Mon, 19 Mar 2012 19:11:06 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=2030

Il margine di un piatto vuoto e un bicchiere infrangibile ikea, una forchetta sul piatto, una mano gira e rigira una monetina, la fa tamburellare nervosamente e pigramente al tempo stesso ruotandola sul bordo del bicchiere in attesa di qualcosa, forse della mezzanotte. E’ la mano del Vannini. A mezzanotte Vannini apre il suo regalo, mani lunghe e affusolate scartano un pacchettino strappando la carta a pezzetti, dentro la carta Vannini trova una scatolina,  vorrebbe aprirla ma non riesce perché c’è lo scotch e lui non ha le unghie, poi finalmente ce la fa, nel palmo della sua mano ora ruota un trattorino. Buon Natale Vannini. Bravo Trasciatti, in un minuto e mezzo di splendido bianco nero e grigio  fai emergere la solitudine della condizione umana, e in special modo la solitudine della condizione umana del Vannini, e l’animo nostro che al fondo conserva un fanciullo.

Guarda il film

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Se poi uno… http://trasciatti.it/2011/12/29/se-poi-uno/ http://trasciatti.it/2011/12/29/se-poi-uno/#comments Thu, 29 Dec 2011 11:02:40 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1830

Se poi uno volesse ascoltare il Trasciatti su Radiopescia, dovrebbe andare su:

www.radiopescia.it

cercare Episodes e all’interno di questa rubrica cercare la trasmissione Come “pescie”, ma con la A finale
di mercoledì 13 dicembre 9.30 PM

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Continua il revival http://trasciatti.it/2011/12/29/continua-il-revival/ http://trasciatti.it/2011/12/29/continua-il-revival/#comments Thu, 29 Dec 2011 10:31:02 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1823

Lucca 2009. Trasciatti al TGNOI. Intervista con tutte le esagerazioni del caso. Guarda

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Nascevano i Libratti http://trasciatti.it/2011/12/25/nascevano-i-libratti/ http://trasciatti.it/2011/12/25/nascevano-i-libratti/#comments Sun, 25 Dec 2011 10:30:19 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1769

Un giovane e ingenuo Trasciatti (si fa per dire, era il 2009) lanciava i Libratti, collana economica di letteratura illustrata, dalla Libreria Baroni. Il video andò in onda su una tv locale (Hospitality TV). Tirate pure uova e pomodori (li raccogliamo e ci facciamo una frittatina). Guarda il video

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Un’altra bella recensione al ‘Ministro’ http://trasciatti.it/2011/11/11/unaltra-bella-recensione-del-ministro/ http://trasciatti.it/2011/11/11/unaltra-bella-recensione-del-ministro/#comments Fri, 11 Nov 2011 00:42:21 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1629

Giuseppe Moscati su “Rocca”, 14 ottobre 2011

Diciamolo subito: qui i veri protagonisti sono i particolari,
i dettagli con le loro vivaci oggettivazioni. La
coprotagonista è la leggenda con la sua conoscenza
‘altra’ e la sua verità ‘altra’, entrambe capaci di potenziare
enormemente l’immaginazione. L’io narrante,
quando compare, si confessa «affascinato e sconvolto»
da creature leggendarie che, togliendogli ogni sicurezza,
gli appiccicano addosso un’«ansiosa malinconia».
Risultato: stato d’incessante e straziante inquietudine
(almeno sino al colpo di scena finale). L’immagine della vecchia
fornace abbandonata – dal cancello corroso, il muretto
slamato, la ciminiera mozza e un tempo sollecitata
dal fumo di una tenace e frenetica combustione
(pare di sentire il forte odore di polvere cotta) e soprattutto
dalla torre di guardia nera, spettrale, spigolosa,
magra, inquieta pur nella sua dolcezza antica – farà
pensare qualcuno alle ben più tragiche atmosfere di
Das Kalkwerk di Thomas Bernhard, ma credo che su
tutti il riferimento principale è l’insuperabile e fantasmagorico
universo narrativo kafkiano. Basta pensare
ad Arne, che si riconosce come un animale in cerca
di un rifugio sicuro da pericoli indeterminati e dal rischio
di cadere vittima di una scomparsa improvvisa,
o allo straniero (I pianeti della stella polare) che, inseguendo
un messaggio, va dal guardiano del faro e
chiede: «Che cosa dice la Legge?». E il faro tiene accese
le speranze di chissà quanti, ogni notte, con il suo
luccichio intermittente. Il paradosso vuole che il
ministro della Muraglia che dà il nome a questa raccolta
di Racconti dall’abisso (con 10 disegni di Loretta
Schievano) non abbia mai visto la Muraglia (!), dove
l’enigma intriga e spaventa insieme, attrae e terrorizza:
quando un anonimo insinua il dubbio che essa sia ridotta
a «sparse rovine», tutto vacilla, tutto un ordine di
‘valori’ sta per crollare. I racconti di Longo si snodano
tra tensioni, timori e curiosità, ansie, spasmi della
memoria e «norme dei corpi astrali», mentre il suono
si compenetra con il silenzio e lo spirito con gli
aneliti della materia. È così che incontriamo d’un tratto
uomini-pesce e un orrore nauseabondo non certo di
questo mondo, ma ad incubo finito anche lo scintillio
dell’acqua limpida al sole del mattino, poi una valigia
piena di cose inutili, un misterioso asteroide, il cielo di
piombo del mondo di Udvar e poi ancora: le mute sfingi
di quarzo al porto di Dania, tanti occhi ostili dal terribile
cerchio bianco delle cornee, una ierofania, un déjàvu,
un dormiveglia…

(In alto: disegno di Loretta Schievano)

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Ancora a proposito del Libratto di Longo http://trasciatti.it/2011/10/04/ancora-a-proposito-del-libratto-di-longo/ http://trasciatti.it/2011/10/04/ancora-a-proposito-del-libratto-di-longo/#comments Tue, 04 Oct 2011 02:18:40 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1526

di Maria Grazia Ciani

A lettura conclusa, le immagini che tornano – fissate anche dalle suggestive illustrazioni di Loretta Schievano – sono estremamente significative. Si tratta, ad esempio, di enclave isolate immerse in un mondo frenetico, il nostro mondo moderno che rivela tuttavia anfratti dell’irreale, simbolo di un altrove indecifrabile da cui possono emergere segni inquietanti, ombre indefinibili che si trasformano poi in figure mostruose e mortali (Aviatore al tramonto). Leggi l’articolo…

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Ancora un articolo per Longo http://trasciatti.it/2011/07/31/ancora-un-articolo-per-longo/ http://trasciatti.it/2011/07/31/ancora-un-articolo-per-longo/#comments Sun, 31 Jul 2011 21:20:26 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1359

A Kuluttua, capitale sfarzosamente decadente dell’Impero, vive e presta la sua opera il protagonista de Il Ministro della Muraglia, racconto centrale dell’omonima raccolta pubblicata recentemente da Giuseppe O. Longo per le edizioni «Trasciatti», ma costituita da dieci storie composte dal 1979 al 1997. Ciò che innanzitutto colpisce, in questa che è una silloge assolutamente minima dell’amplissima e variegata produzione di Longo, è la sostanziale uniformità di registro stilistico che caratterizza le narrazioni: pur compresi in un arco cronologico molto ampio e benché diversi per trama e per ambientazione, questi «racconti dall’abisso» adottano uno stile aulico e lepidissimo entro il quale l’autore, forte delle sue competenze in ambito scientifico, non disdegna di inserire parole ed espressioni tratte dai linguaggi settoriali, arricchendo inoltre gli intrecci con plurimi riferimenti ai più audaci orizzonti delle scienze sperimentali. Il Ministro della Muraglia è, come accennavamo, la narrazione centrale dell’opera, da cui non a caso prende il nome l’intera raccolta: il protagonista-narratore, alto funzionario dell’apparato burocratico di un impero in tutto simile all’antica Cina e addetto, appunto come «ministro della muraglia», alla cura di tale imponente costruzione, creata, secondo la versione ufficiale, per difendersi da mostri marini vagamente descritti in antichi libri, si trova, attraverso un serrato succedersi di accadimenti, a comprendere come ormai nessuno a Kuluttua, ivi compreso il debosciato imperatore da cui egli cerca invano aiuto, creda nell’esistenza di quella muraglia alla cui tutela il ministro si dedica invece anima e corpo. Di fronte alla paradossale vicenda di un idolo dissacrato ormai da tutti, ma per la manutenzione del quale, in un accentuato vortice di paradossalità, lo stato mette a bilancio gran parte delle proprie disponibilità economiche, non possono che venire alla mente alcuni antecedenti letterari a cui Longo ha saputo guardare quali sapienti fonti di ispirazione: per l’atmosfera rarefatta e sfumata di Kuluttua il riferimento più immediato appaiono le calviniane Città invisibili, mentre l’attesa vissuta dal protagonista per un evento destinato a non verificarsi mai, vale a dire l’epica battaglia sulla muraglia, che non esiste, contro l’assalto di mostri parimenti inesistenti, non può che evocare tanto il destino di Giovanni Drogo, protagonista del buzzatiano Deserto dei Tartari, quanto, più in generale, la tematica dell’attesa fine a se stessa che caratterizza tanta letteratura novecentesca e trova infine la sua più geniale realizzazione nel beckettiano Waiting for Godot.
Ma la narrazione di Longo spazia, come accennavamo, anche verso altri orizzonti, quello orrorifico-cybernetico di Aviatore al tramonto, nel quale la protagonista è vittima di una bestiale aggressione da parte di un repellente essere, creato artificialmente in un qualche laboratorio al fine di utilizzarlo quale «contenitore di organi» per i trapianti, e di cui ella ha appreso l’esistenza in una criptica «conferenza sull’ingegnetica»; quello prettamente kafkiano di Registrazione, in cui il protagonista, privo, per motivi del tutto misteriosi, di un altrettanto misterioso «certificato di registrazione» che una macchina burocratica sospesa tra il totalitarismo e la metafisica continua a negargli, finirà per dissolversi in quanto impossibilitato ad esistere materialmente in mancanza della certificazione formale della sua stessa esistenza; quello propriamente fantascientifico di Cosmogonia elementare, Venuto da Udvar e Premesse a Tirteo.
Eppure, nonostante la varietà di temi e di ambientazioni la profonda uniformità di questa raccolta deriva, oltre che da un registro stilistico invariato nel corso degli anni, anche da un obiettivo, quello della meditazione, pur da punti di vista diversi, su alcuni temi centrali inerenti l’esistenza umana – il suo senso, le sue illusioni e le sue contraddizioni – al cui raggiungimento Giuseppe O. Longo si dedica con l’acuta introspezione di un intellettuale poliedrico e con le capacità narrative di uno scrittore dalla straordinaria creatività, giungendo così a creare un preziosissimo livre de chevet per riflettere sull’uomo e la sua natura.

Costanza Geddes da Filicaia

(Caffè Michelangiolo, anno xv, n. 2, maggio-agosto 2010, p. 66)

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Ancora Il Cittadino su Noventa http://trasciatti.it/2011/07/15/ancora-il-cittadino-su-noventa/ http://trasciatti.it/2011/07/15/ancora-il-cittadino-su-noventa/#comments Fri, 15 Jul 2011 07:49:59 +0000 Trasciatti http://trasciatti.it/?p=1299

Recensione di Aldo Caserini al libro di Daniela Marcheschi Nessuno è poeta. Scritti su Giacomo Noventa (collana I Libratti Critici).

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