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giovedì, agosto 5, 2010

Post image for Dark0: Uomini e pecore, diciasettesima puntata

15.

- Co ty kurwa robisz?

Mi fermo con la chiave della Twingo in mano davanti alla portiera del Land Rover. Annuso l’aria e sento il profumo di quelle parole che entrano nel naso e combaciano perfettamente con le vibrazioni che producono dentro le mie orecchie.
Solo che non ne capisco il senso. Tentenno mentre cerco di decifrare.
La bionda è lì, silhouette disegnata su fondo chiaro, davanti l’ingresso dell’hotel Tardoun. Oltre ad essere bionda deduco che è straniera e scarto tra le moltissime, ma finite possibilità, che non sia francese.
Resto immobile sotto il suo sguardo che non vedo, ma che immagino freddo e dell’Europa dell’est, mi scuso a mio modo, fingendo disinteresse.

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Un disegno anonimo

di Trasciatti il 5 agosto 2010 · 0 commenti

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Riceviamo un disegno anonimo di Valentina Vernò, che scrive:

Mi hanno fatto notare, poco tempo fa, che in questo disegno mi sono messa a guardare la stanza da una prospettiva teoricamente possibile ma “bizzarra” (la bizzarria della razionalità), perchè praticamente la disegno dalla sala da pranzo dei miei vicini, da fuori, o meglio: da dietro un muro, che ovviamente per me diventa trasparente. E infatti il divano sotto al letto, la sedia e la chitarra mi danno le spalle… un architetto d’interni non avrebbe mai scelto questa visuale! L’unica cosa che ho sbagliato volutamente a disegnare è stata una cassa dello stereo (quella in primo piano, in basso a destra), che ho finito per puntare verso la parete purchè fosse riconoscibile… insomma: un disegno che piacerebbe a Freud o forse a Oliver Sacks.

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Andrea Cirolla: La sera

di Trasciatti il 5 agosto 2010 · 0 commenti

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Cielo bluètte e stelle la sera. Come domani lo è stato anche ieri. Sulle scale verso il giardino, i piedi a penzoloni. Sandali di cuoio leggero, ai piedi calzini in cotone un po’ larghi. Se scende un fiocco di capelli lo tiene il vento, appena sollevato pare ancora più bello. Nessuno parla e non parla anche il tempo, fino a quando non è ora di andare non è ora. Finché è prima, di andare, a dormire, tutti insieme, nella casa, si sta in attesa. L’albero ha i suoi suoni accatastati, lascia sentire un puntinismo di cinguettii, un fruscio davvero elegante che agita rami che poi non si vedono. Intanto quasi un tremito uscire dall’ombra delle foglie risponde senza domande allo sguardo inclinato della bambina, che siede. Sembra si ritiri dalla vastità, il cielo, o è l’albero che si alza. Intanto qualcuno fuga i sogni voltandosi indietro, uno scatto – poi la finestra si apre col passo del vento. La casa, così, ha una presenza, e i capelli immobili di lei. Le mani tornano al buio disciplinate dall’ombra, come prima di loro le foglie.

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Premio I LIBRATTI JUNIOR aperto a tutti

di Trasciatti il 5 agosto 2010 · 0 commenti

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Un premio aperto a tutti coloro che scrivono per ragazzi. In palio la pubblicazione nella nuova collana I LIBRATTI JUNIOR. Leggi il bando del concorso.

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Letteratura e Web

di Trasciatti il 5 agosto 2010 · 0 commenti

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Nell’ambito di Cartasia 2010 (quando la carta diventa arte), giovedì 8 luglio, alle ore 21, si terrà un dibattito alla Fondazione Lazzareschi (Porcari – Lu) sul tema:

Letteratura e Web. Interverranno: Alessandro Trasciatti (in veste di blogger),Stefano Giuntini, direttore de LoSchermo.it e la dottoressa Patrizia Luperi, direttrice della rivista web La terza stanza.

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Enoteca Iraq

di Trasciatti il 5 agosto 2010 · 0 commenti

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Iraq: l’enoteca di Akram, a Erbil
di Riccardo Lagorio

Probabilmente sono trascorsi 8000 anni da quando le popolazioni della Mesopotamia iniziarono a spremere uva, attendere un conveniente periodo per la fermentazione del mosto ed infine utilizzarne il risultato per cerimonie civili e religiose.
Nasceva così, grazie all’operosità di archetipi vignaioli, la cultura di uno dei prodotti più consumati al mondo, prendeva corpo il vino più antico al mondo, celebrato da assiri e hittiti. Malgrado i periodi bui di repressione cristiana – la più recente ha coinciso con il governo di Saddam Hussein, che mise al bando i costumi, finanche alimentari, della cittadinanza caldea e maronita del Kurdistan iracheno, che ha per capitale Erbil – sopravvive nei monasteri e nelle comunità cristiane l’usanza di produrre il vino. Leggi ancora…

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Post image for Riprendiamo Uomini e Pecore di Dark0: sedicesima puntata

14. Ovvero una ricostruzione degli eventi partendo da piccoli frammenti fissi. Come in un livello avanzato di tetris: tipo il quarto

Luigi mi avrebbe detto È ovvio: dovevi prenotare.
E tutta quest’ovvietà che lui ha, a me manca.
Così, circondato da una nube di intenzioni naif, entro nell’hotel Tardoun con le aspettative di uno che ha passato una giornata difficile e stancante e il cui unico obiettivo è quello di avere un materasso morbido sotto il culo che gli dice Eccoti arrivato, amico, aspettavo solo te.
Invece il tizio con i capelli brizzolati, che sembra Mister No ma con gli occhiali, dopo i saluti di rito, mi chiede con gentilezza le mie generalità e inizia a cercarle sul suo enorme monitor a ventuno pollici.
Io vedo lo schermo lcd riflesso nei suoi occhiali e mi sembra che questo suo aspetto cyber, cozzi con lo stile dell’alberghetto, tre stelle e dieci stanze, dalle rifiniture in legno un po’ ovunque e dall’aspetto rustico e accogliente.
Dissonanze tecnologiche attirano il mio sguardo curioso. Leggi ancora…

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Post image for Mariapia Frigerio: La padrona di Beniamino e il bel francese

Lucca ha, tra le tante caratteristiche, quella di essere una città di approdi. Qui, infatti, approdano figure estranee alla realtà lucchese e, nello stesso tempo, capaci di diventarne parti integranti, di essere, proprio loro – così diverse dagli abitanti della tranquilla e conformista città murata – talmente importanti da caratterizzarne la fisionomia, diventando figure più cittadine di quelle realmente cittadine.
Occhi azzurri – quasi cerulei – e chiome grigie, un’educazione comme il faut e un eloquio raffinato ed elegante, oltre a una cultura non comune e fuori da qualunque gabbia scolastica, accomunano una bella novantenne e uno splendido quarantacinquenne. E vite, per entrambi, avventurose.
Vita alla grande, per la signora, che, dopo un’infanzia dorata a Milano, sposa un nipote di Volpi di Misurata trasferendosi a Roma.
Vita alla grande, tra balli e mondanità. Poi l’incontro fatale con la cultura e la politica, che si incarnano per lei nel giornalista Antonio Calvi, direttore per tre anni de “La voce repubblicana”. Da qui nuove nozze e nuove figlie. E, tutt’intorno, il clima inebriante  de “Il mondo” di Pannunzio.
Da qui non più balli e mondanità, ma, invece, ore piccole spese in discussioni e dibattiti. Una nuova vita, dunque, per la nostra novantenne. Leggi ancora…

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