• Anonimo (non verificato) on Sab, 07/26/2008 - 14:22

    Un racconto, lo stesso Flaiano v'avrebbe tirato le orecchie voi che disperezzate questa dolcezza, cosa c'è di male, è così bellino...un racconto dev'essere un racconto e basta; eppure a voi lì la letteratura fa male che v'imbigottisce e vi fa sembrare tutto così complesso, difficile, pesante ed opprimente...C'è il peso del costume ma c'è anche il peso dell'esistenza che tracanna nelle braci di chi la vita la sente addosso e slama un pesce grosso grosso come quello dello "scrivere".
    E ci vuol rispetto che vi credete operai, ma mica nello scrittore, nelle cose scritte. Commenti e commenti, ma che roba è? Stiamo tirando su un esercito di gente che crede davvero di esserci così per davvero! Oh ma per esserci basterebbe tirare una scorreggia e chiedere scusa, mica far tutto questo trambusto! "Scrittrice o scrivente - bruttino sviluppare meglio". Ma andate a rimboccarvi le maniche per filare dritto dentro la tazza del cesso, che la scrittura la s'impara anche nel piccolo esercizio del vivente. Poca paura, troppa poca paura, qua si dev'essere terrorizzati per vivere la parola, la virgola, il giudizio, anche del più piccolo gesto e candore...ci vuol criterio che vi credete, criterio marmaglia di burattini...

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